Il raccolto
Il raccolto della canapa è un settore dell’agricoltura che la meccanica ha trascurato e da un certo punto di vista potrebbe essere visto come un settore dove lo spirito dell’amicizia e dell’esperienza condivisa riunisce ancora gente di diverse estrazioni sociali.
Se la coltivazione è finalizzata alla produzione di fibra, la raccolta incomincia quando la fioritura delle piante maschili volge al termine e inizia la caduta delle foglie. Tale operazione è realizzabile con i comuni macchinari di fienagione (barra falciante, rotoballa, ecc.). Il materiale prodotto raccolto in balle tradizionali o rotoballe può essere venduto ai centri di trasformazione della fibra [Madia et al., 1998].
La raccolta del seme viene effettuata con mietitrebbia adatta per la canapa, oppure in due passaggi, taglio con mietilega e la pulitura con trebbiatrice da cortile. Quando il seme matura ha un colore caratteristico grigio-verdognolo.
Il campo non è omogeneo dal punto di vista della maturazione del seme. Pertanto il momento più opportuno per la raccolta è quando i semi che si trovano alla base si staccano facilmente, mentre quelli in cima non si sono ancora formati.
I semi dopo la raccolta devono essere subito essiccati al sole o in una stanza arieggiata per evitare che l'umidità generi un fenomeno di fermentazione, oppure può essere utilizzato un essiccatore apposito.
La nostra esperienza nella raccolta del seme
Nel nostro caso la raccolta era iniziata il 20 settembre 2014 è stata eseguita manualmente con una forbice da potatura da giardinaggio. Le cime tagliate sono state riposte in un carro.
Le piante si trovavano in diversi stadi di maturazione. Si è iniziato dalle piante più mature, buona parte dei semi è andata persa durante la raccolta. Infatti sarebbe stato meglio anticipare la raccolta per non incorrere in perdita di seme.
Le cime raccolte non sono state subito lavorate, ma sono state legate in mannelli e poste a seccare in un luogo all'aperto ma riparato, come avveniva in passato.
I canaponi si recidono o si svellono, si fanno essiccare sull'aia o ritti in piedi appoggiati contro il muro più soleggiato della casa colonica, quindi si battono leggermente ed il seme rinettato delle impurezze si conserva in luogo asciutto, arieggiato, a temperatura moderata [Grimaldi, 1979].
Terminata la raccolta i mazzi di canapa così conservati avevano una maturità omogenea sono state pulite in un unico passaggio.
Gli steli invece non sono stati recuperati e sono stati tagliati e lasciati sul campo, la fibra quindi in questo primo esperimento non è stata utilizzata.